Colac – pane rumeno delle feste. Un pane intrecciato di origine rumena, servito in occasione di festività e occasioni speciali. Una a caso? La Pasqua si avvicina… 😉
Kalach, kalács, kolach, kolač, o colac. Tanti nomi per indicare uno stesso pane originario dell’est Europa, dalla Russia, all’Ungheria, alla Serbia, alla Bulgaria e alla Romania.
La versione che vi proponiamo questo mese per Re-Cake 2.0 è quella rumena, per l’esattezza della food writer rumena Irina Georgescu.
Chi mi segue sui social e mi ha seguito in queste ultime settimane, sa che con lo staff dello Starbook il mese scorso abbiamo analizzato proprio il suo libro, Carpathia.
Un libro bellissimo, di ricette rumene semplici, buone, che sanno di casa. Un libro che mi ha aperto un mondo e una finestra sulla cucina e sulla cultura di questo splendido e forse poco conosciuto paese che è la Romania.
Ma torniamo al nostro pane.
Come dicevo, il colac è un bellissimo pane intrecciato, con una forma importante e un impasto super semplice.
Un impasto che ricorda quello della challah, il pane di origine ebraica che si prepara tradizionalmente per shabbat. Un impasto quindi non troppo idratato, con una trama piuttosto fitta e una crosticina morbida, leggerissima e super lucida.
Abbiamo pensato a questo pane per la Re-Cake di marzo perché, anche se sembra mancare tantissimo, Pasqua è dietro l’angolo. E sulla tavola pasquale un bel pane ci vuole, giusto?
Non fatevi intimidire dalla treccia a 5 capi che serve per creare la parte più grande del pane. Per me era la prima volta, ma vi assicuro che non è affatto difficile come smbra, e se ce l’ho fatta io può farcela chiunque! 😀
Allora, pronti per la ricetta di questo colac – pane rumeno delle feste? Vi lascio qui sotto tutto e vi ricordo che nelle Instagram Stories (le metterò poi in evidenza nella sezione Re-Cake) metterò il passo passo dell’intreccio 🙂
Colac – pane rumeno delle feste
Ingredienti
- 500 g di farina forte (io ho fatto 300 di manitoba e 200 di 0)
- 2 cucchiaini di sale
- 7 g di lievito di birra secco
- 250 ml di acqua tiepida
- 80 ml di olio extravergine di oliva
Per lucidare:
- 1 uovo sbattuto con un goccio di latte
Istruzioni
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Mettete tutti gli ingredienti nella ciotola della planetaria. Impastate per una decina di minuti con la foglia. Quando sarà ben incordato mettete il gancio per impasti e lavorate brevemente. Rovesciate l’impasto sul piano di lavoro, pirlatelo e mettetelo in una ciotola leggermente unta di olio. Coprite e fate lievitare per un paio d’ore o fino al raddoppio.
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Rovesciate l’impasto su un piano di lavoro e dividetelo in 6 parti. Con 5 dei 6 pezzi di impasto formate dei filoni lunghi 50-55 cm. Vi consiglio di coprire con un canovaccio le palline di pasta rimaste, mentre formate i filoncini (per la formatura della treccia vi rimando alle stories in evidenza su Instagram).
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Unite le estremità dei filoni da un lato. Prendete il primo filone a sinistra e portatelo al centro, tra i quattro filoni rimasti. Ora prendete il quinto filone sulla destra e portatelo al centro. Ripetete portando sempre il filone esterno verso il centro. Non stringete troppo altrimenti l’impasto non avrà spazio per lievitare e cercate di ottenere un intreccio il più possibile regolare.
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Rifilate la parte superiore, dove avete unito i capi della treccia, quindi unite le due estremità fino a formare un cerchio (al centro potete mettere un coppapasta in metallo, che poi lascerete in cottura per ottenere un bel buco).
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Prendete l’ultima pallina di impasto, dividetelo a metà e formate due cordoni da 65-70 cm. Sovrapponetele a X, quindi intrecciateli. Mettete questo cordoncino intrecciato attorno alla treccia di pane. Coprite e fate lievitare per 45 minuti in un luogo tiepido.
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Preriscaldate il forno a 200 gradi statico. Spennellate il pane con l’uovo e il latte quindi ponete in forno per 30-35 minuti, coprendo con un foglio di alluminio a metà cottura se dovesse colorirsi troppo.
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Servite il pane con burro e sale.
Note
Potete ovviamente dimezzare la dose di lievito e raddoppiare i tempi di lievitazione. In fondo non so quanto ne valga la pena però. Se ben impastato e non cotto eccessivamente, il pane dura tranquillamente un paio di giorni e una volta diventato un po’ più raffermo è ottimo tostato.
Riguardo la temperatura del forno, rispetto alla ricetta originale io l’ho abbassata di 20 gradi perché so che il mio forno è molto potente.
Stessa cosa per i tempi. La ricetta originale prevedeva 40-50 minuti. Il mio pane era cotto dopo 30 (anzi, l’ho tolto dopo 35 e si è abbronzato leggermente più di quanto avrei voluto).
INDICAZIONI PER PARTECIPARE
Potrete decidere se rifare la ricetta di Re-Cake 2.0 esattamente come proposta da noi o con delle personali varianti, reinterpretandola come desiderate. Dovrete però rispettare dei “paletti” decisi da noi.
QUESTO MESE DOVETE OBBLIGATORIAMENTE:
- Formare il pane così come richiesto dalla ricetta originale, quindi treccia a 5 capi e cordone intorno.
QUESTO MESE POTETE VARIARE:
- Tutto quanto non menzionato
PER COLORO CHE HANNO ALLERGIE, INTOLLERANZE O PROBLEMI CON DETERMINATI ALIMENTI, SONO CONCESSE TUTTE LE MODIFICHE DEL CASO
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Noi l’abbiamo già testata, da oggi nei nostri blog potete trovare le nostre osservazioni, i suggerimenti e le curiosità in merito.
Ecco i link:
Giulia: http://www.giuliaantonini.it/
Admin-per-un-mese Serena Cookserena_
Prelevate la locandina qui sotto e leggete il regolamento del gruppo:
https://www.facebook.com/groups/1100958140101179/
SARANNO CONSIDERATE IN GARA TUTTE LE RICETTE PERVENUTE ENTRO LA MEZZANOTTE DEL 31 MARZO 2021.
Allora, avete già preparato l’impasto? 🙂
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