Di pani piatti ne esistono un’infinità, ma la pita è probabilmente uno dei più conosciuti.
Un pane che si trova un po’ in tutti i paesi mediorientali, ed è caratterizzato dal fatto che il pane, gonfiandosi, forma una sorta di “tasca” che può essere farcita a piacimento.
Esiste anche la versione greca, un po’ più simile a una piadina morbida, per così dire, e che solitamente viene utilizzata per arrotolare i gyros.
Quella di oggi è la pita mediorientale, infatti la ricetta è – ma guarda un po’ – di Ottolenghi, ed è tratta dal suo ultimo libro (ancora per poco), OTK – Shelf Love.
Se mi seguite un po’ e seguite anche le avventure dello Starbooks, avrete visto che è un libro che abbiamo analizzato a fondo ed è diventata una risorsa importantissima, dalla quale attingere tantissime ricette valide (manco a dirlo).
La ricetta della pita naturalmente non è da meno.
Nonostante sia un impasto semplice e senza troppe pretese, è un impasto bellissimo, setoso, idratato al punto giusto e facile da lavorare. Il risultato è garantito. Basta seguire i passaggi e vedrete che otterrete un pane pita meraviglioso, tutto da pucciare nel vostro hummus preferito 😀
Di seguito la ricetta, ma se ancora non l’avete visto, su Instagram trovate anche un breve video.
Pita
Ingredienti
- 240 ml di acqua tiepida
- 2 cucchiaini di lievito di birra secco*
- 2 cucchiaini di zucchero
- 300 g di farina 00 (io ho usato una farina con 12 g di proteine)
- 50 g di farina integrale
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Istruzioni
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Mettete la farina, lo zucchero, il sale e il lievito nella ciotola della planetaria. Azionate la planetaria con la foglia a bassa velocità e iniziate a inserire l'acqua. Aumentate man mano la velocità, quindi unite l'olio a filo e lavorate l'impasto per circa 7 minuti. Dovrete ottenere un impasto liscio ed elastico. Cambiate il gancio, mettete quello per impasti e lavorate per un altro minuto.
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Trasferite l'impasto su un piano di lavoro e chiudetelo, formando una palla. Mettetelo quindi in una ciotola coperta con un panno umido e fate lievitare per una o due ore (o fino al raddoppio). Volendo, potete mettere subito la ciotola in frigo e lasciar lievitare tutta la notte.
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Riprendete l'impasto e mettetelo su un piano leggermente infarinato. Dividetelo in 6 pezzi del peso di 100 grammi l'uno. Formate delle palline e fatele riposare per 20 minuti coperte da un panno.
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Preriscaldate il forno a 240 gradi ventilato. Mettete in forno una grossa teglia (va bene anche la placca del forno o la pietra refrattaria, se l'avete).
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Preparate due pezzi di carta forno delle dimensioni della teglia. Spolveratele con poca farina, quindi prendete due palline di impasto, mettetele su uno dei due fogli e stendetele con l'aiuto di un mattarello fino a un diametro di circa 12 cm. Non strappate l'impasto e non lavoratelo troppo o le pita non si gonfieranno.
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Trasferite delicatamente i pani con tutta la carta forno sulla teglia bollente e cuocete per 4-5 minuti (se usate la pietra refrattaria, leggete le note) o finché i pani non saranno solo leggermente dorati e ben gonfi. Trasferiteli in un cestino e copriteli con un panno.
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Proseguite con gli altri pani, cuocendone due alla volta.
Note
*La quantità di lievito può essere diminuita a vostro piacimento. Ovviamente i tempi di lievitazione si allungheranno notevolmente.
- Se usatela pietra refrattaria, fatela scaldare benissimo (almeno per mezz’ora) e cuocete i pani direttamente sulla pietra, senza la carta forno sotto.
- Per la cottura, regolatevi in base al vostro forno. Io ho capito che nel mio e con pietra refrattaria, il tempo ideale sono 7 minuti scarsi.
La pita più buona mai fatta, morbidissima, bella gonfia, perfetta da pucciare o riempire.
Chi la prova?
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