Un paio di giorni fa leggevo la bellissima introduzione del libro di Paul Hollywood, Bread, uno dei miei ultimi acquisti.
E’ un bellissimo testo, in cui esprime tutta la poesia del fare il pane.
E’ proprio vero che si crea una magia ogni volta che si mescolano farina, acqua e lievito, ed è altrettanto vero che con gli stessi identici ingredienti di base, si possono creare tantissimi pani diversi, dalle mille forme e sapori diversi. Quello del pane è veramente un mondo infinito, e forse neanche dedicandogli una vita intera si riuscirebbe a scoprirlo tutto.
Per quanto mi riguarda, mi diverte moltissimo fare il pane, e come ho già detto mi dà grandissime soddisfazioni, ma non sono come quelli che calcolano le quantità a percentuali… io e la matematica viviamo in due universi paralleli, che non si incontreranno mai.
Del resto, però, lo dice anche Paul che la cosa più importante, quando si panifica, è il tatto. Bisogna toccare la massa per capire se è abbastanza idratata, abbastanza elastica, abbastanza lievitata. Anche per questo lo amo <3
Il pane che vi presento oggi è uno dei miei preferiti, e uno di quelli che faccio da più tempo.
Mi piace anche perché mi ricorda il periodo in cui lavoravo ancora in un ufficio “vero”, quando ancora la mia casa non era un ufficio 🙂
C’era questo negozietto di alimentari, piccolino ma ben fornito, come quelli di una volta, in cui io e le altre andavamo spessissimo per farci preparare dei panini, per pranzo. La maggior parte delle volte la scelta del panino ricadeva proprio su questo tipo, che qui a Roma e dintorni, appunto, si chiama “tipo arabo”.
Ora, io lo so che di arabo questo pane non ha niente, ma che ci posso fare se si chiama così? 😀
In realtà il pane arabo è molto molto diverso, tanto per cominciare, è meno mollicoso.
Questi panini invece sono non troppo alti, con una crosta poco croccante e morbidissimi dentro. E nonostante siano abbastanza mollicosi, risultano comunque abbastanza leggeri.
La morte loro? Prosciutto crudo e primosale, volendo anche appena appena scaldati… mmh!
***Ricetta tratta da Il meglio di Sale e Pepe – Pane fatto in casa***
Ingredienti:
500 grammi di farina 00
20 grammi di lievito di birra fresco (o una bustina di quello secco)
1/2 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
Sciogliete in una ciotola il lievito sbriciolato con lo zucchero, 4 cucchiai di acqua tiepida e 50 grammi di farina. Impastate e lasciate lievitare per un’ora.
Versate in una ciotola la farina rimasta e mettete al centro il panetto lievitato. Unite circa 350 ml di acqua tiepida e iniziate a lavorarlo. Per ultimo, unite anche il sale. Lavorate l’impasto a mano, su un piano infarinato, o in planetaria con il gancio per gli impasti. Lavorate bene finché il panetto non sarà bello liscio ed elastico, ma non appiccicoso. Formate una palla, mattetela in una ciotola e copritela con della pellicola. Fate lievitare in luogo tiepido (io nel microonde con luce accesa) per un’ora, o finché non raddoppia di volume. Riprendete la pasta, sgonfiatela e dividetela in 8 palline. Schiacciatele con le mani su un piano infarinato fino a ottenere dei dischi di circa 15 cm di diametro. Poneteli distanziati sulla placca del forno e coceteli in forno ben caldo a 250° per 8-10 minuti, senza farli dorare troppo.
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