Quante volte l’ho scritto in queste pagine. Ho scritto di ricette che volevo fare da tempo, ma che per un motivo o un altro avevo sempre rimandato fino a quando… ecco, stavolta non è diverso. La ricetta in questione è quella della Bakewell Tart, una torta di origine anglosassone, che ho avuto occasione di preparare qualche settimana fa per la sfida di Re-Cake 2.0 di questo mese.
La prima volta che ne ho sentito parlare, è stato in un’edizione di Bake Off UK. Una delle sfide consisteva proprio nella preparazione di questa torta. Non la conoscevo, così mi sono dovuta documentare, e ho scoperto che si trattava di un guscio di frolla ripieno di marmellata e di crema frangipane.
Aaaah, la crema frangipane. Come no.
Aaaah, la crema frangipane. Come no.
No. Ammetto la mia ignoranza. Io non la conoscevo. E il bello è che, finché non l’ho preparata e mangiata, mi sono resa conto che neanche mi ero immaginata bene come fosse. Credevo – essendo una crema – che fosse… beh, ecco… cremosa. E invece no! In realtà – una volta cotta – ha una consistenza molto particolare, sembra quasi una torta morbidissima – non saprei come altro descriverla. Insomma, non ha la consistenza della crema. Ma allora perché si chiama crema? Boh. Certo, prima che sia cotta è una crema. Ma dopo cambia completamente consistenza e quindi. Mah. Il dubbio mi resta. Con questo non voglio certo dire che non sia buona, anzi! Mi ha stupito, sì, ma in senso buono. Buono in tutti i sensi. Ah ah.
Quella proposta dalle ragazze di Re-Cake è la versione mini della Bakewell. Ma prima, visto che ho notato un po’ di confusione sul tema, vorrei spiegarvi brevemente la storia di questa torta. Bakewell in realtà non significa “cotto bene” o nulla di simile. Semplicemente, è il nome di un paesino che si trova tra Manchester e Londra, ed è proprio il luogo in cui è nata questa torta nel XIX secolo. Pare sia stata inventata da una signora che lavorava in una locanda, e, come spesso accade, pare sia nata per errore. Che sia vero o no, la signora ha iniziato a preparare questo dolce, che pian piano ha destato l’attenzione di molti viaggiatori, anche personaggi illustri – pare l’abbia assaggiata addirittura Dickens, che l’avrebbe definita come “prelibatezza locale”.
Come dar torto al caro Charles? La torta – sia in versione grande che mini – è davvero piacevole e soprattutto, secondo me, personalizzabile in base ai propri gusti. Per prima cosa, utilizzando la marmellata che più vi piace, ma non solo. La frangipane si può preparare anche con altre farine, tipo di nocciole, cocco o altre. Certo, con la farina di mandorle, come è nella versione originale, in effetti resta molto delicata e si sente molto il gusto della marmellata, ma insomma, come sempre, bisognerebbe provare per scoprire quale versione si preferisce 😉
Vorrei spendere infine due parole sugli stampi da utilizzare per realizzare le tartellette – a meno che non vogliate fare la torta grande, per la quale ovviamente potrete usare uno stampo da crostata. Senza che io le cercassi, GIURO, ho trovato un giorno un link a una pagina di Williams-Sonoma, in cui c’era uno stampo spettacolare, proprio per tartellette, che consisteva in una teglia, un coppapasta e una “pressa”, diciamo. Ecco, ovviamente sono andata in fibrillazione e ho iniziato a piangere e a chiedermi perché non vivessi negli States (cosa che devo dire capita molto più spesso di quanto possiate immaginare, ma va beh, è un’altra storia). Insomma, nel mio delirio, oltre ad aver coinvolto le altre ragazze del gruppo di Re-Cake – in effetti mi sono sentita un tantino istigatrice – ho postato il link su fb. Purtroppo avevo escluso a priori l’acquisto, perché con le spese e tutto sarebbe venuto un totale di circa 50 euro. Quasi eccessivi persino per me, che per queste cose farei pazzie. Non avevo pensato però al fatto che, oltreoceano, c’era un angelo che mi voleva bene, che ha letto il mio post, si è procurata lo stampo e me lo ha portato in occasione del suo viaggio in Italia. Io penso di non essere mai stata così felice di ricevere una caccavella. Non riuscivo a smettere di sorridere e di ringraziarla! Grazie Mary Beth! <3 <3 <3
E ora, vi lascio finalmente la ricetta! 😀
***Ricetta tratta e modificata dal blog Dolcizie***
(Ricetta originale tratta dal blog Tartelette e riadattata per Re-Cake 2.0)
(Ricetta originale tratta dal blog Tartelette e riadattata per Re-Cake 2.0)
Ingredienti (per 10-12 tartellette):
Per la frolla:
225 grammi di farina 00 setacciata
30 grammi di zucchero semolato
½ cucchiaino di sale fino
110 grammi di burro freddo grattugiato*2 tuorli d’uovo
½ cucchiaino di estratto di mandorla
2 cucchiai di acqua fredda
225 grammi di farina 00 setacciata
30 grammi di zucchero semolato
½ cucchiaino di sale fino
110 grammi di burro freddo grattugiato*2 tuorli d’uovo
½ cucchiaino di estratto di mandorla
2 cucchiai di acqua fredda
Per la frangipane:
125 grammi di burro morbido
125 grammi di zucchero a velo
½ cucchiaino di essenza di mandorla
125 grammi di mandorle tritate
30 grammi di farina 00
3 uova
125 grammi di burro morbido
125 grammi di zucchero a velo
½ cucchiaino di essenza di mandorla
125 grammi di mandorle tritate
30 grammi di farina 00
3 uova
Confettura di lamponi (o quella che preferite)
Lamponi freschi, zucchero a velo e lamelle di mandorle per decorare
*Per grattugiare il burro, mettetelo 10 minuti in freezer (anche di più se fa molto caldo). Quando sarà ben freddo, grattugiatelo con una grattugia a fori larghi.
Preparate la frolla. In una ciotola mettete la farina setacciata insieme allo zucchero e al sale.
Inseritevi quindi il burro grattugiato e lavorate il composto con le punte delle dita, fino a ottenere delle briciole (lo sfarinato). In una ciotolina sbattete le uova con l’estratto di mandorla. Unitele allo sfarinato, aggiungetevi 2 cucchiai di acqua fredda e lavorate il tutto fino a ottenere un impasto omogeneo e compatto. Create una palla e fatela riposare in frigo per almeno 30 minuti, avvolta nella pellicola. Potete anche preparare la frolla il giorno prima, naturalmente.
Trascorso il tempo di riposo, riprendete l’impasto e dividetelo in 8-10 palline (a seconda della grandezza degli stampi che userete. Mettete poi ogni pallina tra 2 fogli di carta forno e stendetela con il mattarello, fino a creare un disco delle dimensioni poco più grandi dello stampo e dello spessore di circa 3-4 mm. Togliete quindi il foglio di carta superiore e capovolgete l’impasto sullo stampo. Fatelo aderire con delicatezza, premendo bene (potete aiutarvi con un pezzetto di pasta per farlo aderire bene allo stampo). Tagliate quindi la pasta in eccesso. Mettete ora i gusci di frolla a riposare in freezer per 30 minuti (o in frigo, se avete più tempo o preparate il tutto il giorno prima).
Preparate ora la frangipane. Mescolate il burro con lo zucchero a velo fino a ottenere un composto soffice, unitevi le uova, inserendole una alla volta solo quando le precedenti sono ben incorporate, e lavorate per un paio di minuti. Aggiungete l’essenza di mandorle, e, sempre mescolando, inserite la farina 00 e quella di mandorle. Risulterà un composto molto cremoso. Riprendete ora i gusci delle tartallette dal freezer e riempiteli con la confettura, fino ad arrivare a circa metà altezza dello stampino, quindi completate con uno strato di crema frangipane. Livellatela con una spatolina e/o battendo leggermente gli stampini sul tavolo. Cuocete a 200° per circa 30 minuti (a me ne sono bastati 25), finché non sono ben dorate. Sfornate e lasciate raffreddare. Sformate quindi le tartellette e completate il raffreddamento su una gratella. Prima di servire, completate con una spolverata di zucchero a velo, un lampone e delle scaglie di mandorle.
Ben chiuse in un porta torta si conservano tranquillamente per 4-5 giorni.
Con questa ricetta partecipo a Re-Cake 2.0 di luglio-agosto. Il blog al quale mi sono ispirata è quello di Sara.
ileana conti dice
Bravissima e grazie per la tua costanza <3
lacucinadiziaale dice
Grazie a voi, come sempre <3
Laura Barile dice
Quel libro sembra davvero fantastico, anche perché le mini tarts sono tra i miei dolcetti preferiti! Bellissime queste tue bakewell al lampone, sanno proprio di estate! Ciao, a presto
Biagio dice
devo confessarti che tutto quello che é mini mi affascina, nella pasticceria. La Bakewell la adoro. La faccio spesso. Devo assolutamente cimentarmi nella versione ridotta. Magari faccio 6 tartelettes. E dimezzo le tue dosi. Ciao, Ale!!! un abbraccio
Alessandra Corona dice
Ho adorato queste tartellette e sono sicura che piacerebbero anche a te! 😀
Baci!
Biagio dice
grazie!!! ciao!!! bacioni anche a te!