Quante volte l’ho detto, neanche le conto più. In cucina le mode sono una grande realtà, inutile girarci intorno. Non puoi scappare, soprattutto se fai finta di essere una foodblogger seria. A un certo punto, ti senti quasi investita da una missione, DEVI assolutamente provare anche tu quella data ricetta, DEVI assolutamente dare il tuo contributo, la tua versione, la tua opinione in merito, come se fosse un tuo preciso dovere.
C’è stato il tempo della torta nua, quello della torta magica, per arrivare alla torta Lindt. Tutti esperimenti riusciti egregiamente, devo dire, anche perché lo sapete, in caso contrario, non avrei mai pubblicato il post. La mia cucina è una fucina di esperimenti, il blog no. Qui ci stanno solo cose provate e approvate. Punto.
Ma passiamo all’esperimento di questa volta, la moda del momento – in effetti, la moda da un bel po’ di tempo. La famosa (o famigerata?) chiffon cake.
Per chi non la conoscesse, permettetemi una breve digressione sulla torta in questione.
Detta anche “ciambellone americano” si tratta di una torta molto alta, caratterizzata dalla scarsissima presenza di grassi (è fatta solo con olio e acqua, senza burro), molto soffice e cotta in un particolare stampo. A detta di tutti, è una torta semplice da fare, ma il risultato è meraviglioso, unico, stupendo, e chi più ne ha più ne metta.
Erano letteralmente anni che leggevo di questa torta, ed era tanto tempo che pensavo di comprarmi lo stampo apposito per provarla. Dite la verità, con premesse del genere, voi avreste resistito? Ecco, neanche io. E così, un bel giorno vado su amazon e finalmente compro lo stampo da chiffon. Scelgo la misura più piccola, visto che per lo stampo grande ci vogliono 6 uova e alla fine viene fuori un bel tortone. Mi dico che quello piccolo (da 18 cm) andrà più che bene, la bilancia per una volta ringrazierà 😀
Insomma, lo stampo arriva in tempi brevi (Santo Amazon), ma resta lì, intonso, fino a una decina di giorni fa, quando finalmente decido che è arrivato il momento per fare una bella chiffon. Ma sì, ho proprio voglia di un ciambelle soffice e limonoso. Sìsì.
Vado sul sicuro, prendo la ricetta di Martha Stewart. Lei non mi tradirà.
E qui comincia il mio calvario…
1° tentativo: chiffon cake al limone, ricetta di Martha Stewart. Stupendo il gusto, morbidezza unica, “una nuvola” (cit.). Problemi: la torta non “tiene”, è moscia, e nello sformarla, sono rimasti dei pezzi attaccati alle pareti, per cui è pure brutta e raffazzonata. Tagliata a fette non ci si fa caso, almeno, così dicono i colleghi di Max, che come sempre si immolano volentieri per i miei esperimenti e la spazzolano in breve tempo.
2° tentativo: chiffon cake al limone, ricetta di Martha Stewart ma con più farina, poiché ho notato che normalmente le chiffon, con quello stampo, vogliono più farina. Note positive come sopra. Problemi: la torta è ancora moscia, anche se poco meno, ma soprattutto, ancora una volta è rimasta mezza attaccata allo stampo. Verrà spazzolata lo stesso domenica a pranzo.
3° tentativo: chiffon cake al limone, ricetta a metà tra quella di Martha (per quanto riguarda gli agenti lievitanti) e le altre chiffon trovate in rete, fondamentalmente tutte uguali. Note positive sempre identiche. Note negative: DISASTRO TOTALE. Stavolta la torta si è completamente disintegrata, nonostante per estrarla dallo stampo abbia utilizzato una spatola di plastica e ci sia andata con super delicatezza. Ovviamente viene mangiata lo stesso, che c’entra.
Sono una donna distrutta, ormai la chiffon è diventata la mia ossessione. Ne parlo addirittura con la cassiera del bar, che l’ha fatta e le è venuta stupenda. Sto per cadere in depressione. Mi metto a cercare di tutto, leggo e rileggo, ma a nessuno è mai successo tutto questo. I passaggi da seguire sono quelli, cavolo, non posso essere non in grado di fare uno stupido impasto! E poi, l’idea: non sarà colpa dell’umidità? Ma certo! La torta deve raffreddarsi completamente prima di estrarla dallo stampo, che non va MAI E POI MAI imburrato. Pare si faccia così perché l’impasto deve “aggrapparsi” allo stampo, e col burro scivolerebbe e non si alzerebbe. Secondo il mio modesto parere, però, lasciandocela troppo tempo, alla fine si ricrea una specie di condensa sulle pareti (almeno qui, visto che vivo nella capitale mondiale dell’umidità), per cui alla fine l’estrazione è a dir poco difficoltosa.
Non posso mollare ora, ho il dovere di riprovare…
4° tentativo: chiffon cake al cioccolato (di limone non ne posso più e il mio povero albero tra un po’ resterà spoglio). Ormai le dosi le potrei recitare a memoria. Sostituisco parte della farina col cacao, tutto qua. Per il resto, seguo in sostanza la ricetta della Martha. Stavolta però cambio la cottura. Allungo i tempi e abbasso la temperatura. Hai visto mai… Risultato? SUCCESS! Dopo averla fatta raffreddare (come da manuale, a testa in giù) per un paio di orette al massimo, vado a sformarla e… tadaaaa! Ce l’ho fatta. Ho vinto io. La torta si è sformata senza troppe difficoltà, ma soprattutto NON HA BUCHI! E’ integra, intatta, ed è pure buona, tiè! Il cioccolato non mi ha tradito. Il cioccolato mi ama, e io amo lui, alla follia.
Voi, nel frattempo, provatela questa benedetta torta, perché è veramente ottima, soffice, umida e cioccolatosa da morire 😀
100 grammi di farina 0
50 grammi di cacao
150 grammi di zucchero (io zefiro)
La punta di un cucchiaino di bicarbonato
La punta di un cucchiaino di sale
3 uova grandi
65 grammi di olio di semi (io arachidi)
90 grammi di acqua (non fredda)
La punta di un cucchiaino di cremor tartaro
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia o i semi di 1/2 baccello
Accendete il forno 150 gradi e preparate lo stampo da chiffon (che non va assolutamente imburrato né infarinato).
Setacciate in una ciotola: la farina, lo zucchero, il cacao, il bicarbonato e il sale.
In un’altra ciotola unite l’olio, l’acqua, i tuorli e la vaniglia. Mescolateli con una frusta. Versate gli ingredienti liquidi nella ciotola con le polveri e mettete da parte, senza mescolare.
Aggiungete il cremor tartaro agli albumi e montateli a neve fermissima, per almeno 2-3 minuti.
Mescolate con una frusta il mix polveri-liquidi, finché non otterrete un impasto omogeneo. Aggiungete a questo punto 1/3 degli albumi, incorporandoli con una spatola, con movimenti dal basso verso l’alto. Incorporate anche il resto degli albumi, cercando di non lasciare grumi (a me qualcuno è rimasto, e si vede pure. Meglio che non restino ^^).
Versate ora l’impasto nello stampo e infornate a 150° per 75 minuti. Non appena la sfornate, capovolgete lo stampo e poggiatelo sugli appositi piedini. Se la torta dovesse essere cresciuta troppo, potete usare come “rialzo” tre bicchieri. L’importante è che la torta non sia a contatto con il piatto. Deve prendere aria, per potersi raffreddare prima e meglio. Quando la torta si sarà raffreddata (dopo un paio di orette, diciamo), staccatela molto delicatamente dalle pareti con l’aiuto di una spatola. Staccatela anche dalla base, sempre con la spatola. Sformate la torta e mettetela su un piatto.
Setacciate in una ciotola: la farina, lo zucchero, il cacao, il bicarbonato e il sale.
In un’altra ciotola unite l’olio, l’acqua, i tuorli e la vaniglia. Mescolateli con una frusta. Versate gli ingredienti liquidi nella ciotola con le polveri e mettete da parte, senza mescolare.
Aggiungete il cremor tartaro agli albumi e montateli a neve fermissima, per almeno 2-3 minuti.
Mescolate con una frusta il mix polveri-liquidi, finché non otterrete un impasto omogeneo. Aggiungete a questo punto 1/3 degli albumi, incorporandoli con una spatola, con movimenti dal basso verso l’alto. Incorporate anche il resto degli albumi, cercando di non lasciare grumi (a me qualcuno è rimasto, e si vede pure. Meglio che non restino ^^).
Versate ora l’impasto nello stampo e infornate a 150° per 75 minuti. Non appena la sfornate, capovolgete lo stampo e poggiatelo sugli appositi piedini. Se la torta dovesse essere cresciuta troppo, potete usare come “rialzo” tre bicchieri. L’importante è che la torta non sia a contatto con il piatto. Deve prendere aria, per potersi raffreddare prima e meglio. Quando la torta si sarà raffreddata (dopo un paio di orette, diciamo), staccatela molto delicatamente dalle pareti con l’aiuto di una spatola. Staccatela anche dalla base, sempre con la spatola. Sformate la torta e mettetela su un piatto.
Kiki dice
Bella e deve essere pure buonaaa!!
Ho seguito i tuoi tentativi su ig e ora che hai tramandato i trucchetti quasi quasi ci provo anche io!
Kiki
lacucinadiziaale dice
Brava! Vedrai che ti riuscirà al primo colpo, solo io ho avuto tutti 'sti problemi -.-'
Comunque la torta merita! Se la provi fammi sapere ;D
Baciiii
Laura Volpes dice
Ahahaha povera Ale, un calvario! Pure i confronti con la barista…un vero incubo! E il cioccolato, si sa, è la soluzione a tutti i problemi…lui sa, lui capisce! 😀
Bella, bella, bellissima torta, e quello sfondooooo! Ora ti vengo a rompere su FB! ^_^
Bacioni!
lacucinadiziaale dice
Ahahhaha! Sìsì, me la sognavo la notte ormai! 😀
Per gli sfondi, dai una bella idea al tuo fidanzato, San Valentino si avvicina ihihihihihi
Mikroula dice
No va beh…ho riso come la pazza ai vari tentativi!!! Io non l'ho mai fatta e non ho lo stampo apposito…..non va bene uno classico da ciambella eh???
lacucinadiziaale dice
Aahahhaa menomale, a me so' caduti quasi tutti i capelli (e non ne ho pochi, eh).
Guarda, ho letto che c'è chi la fa con lo stampo normale da ciambella. Pare che se ne usi uno di alluminio, non vada comunque imburrato, ma io la farei pure in uno stampo antiaderente imburrato e infarinato. Certo, si perde l'effetto altezza che ti dà lo stampo da chiffon, ma credo proprio che il gusto non cambi 🙂
Se provi fammi sapere! 😀
Mikroula dice
La provo nel mio stampo da ciambella in alluminio allora!!! E ti faccio sapere naturalmente! Grazie!
Mila dice
Grazie mille per la super esaustiva spiegazione!!!! Complimenti per la ricetta
lacucinadiziaale dice
Grazie a te per essere passata! 🙂
Marisa dice
Ciao Ale, anche io come te ho acquistato lo stampo diverso tempo fa e non l’ho ancora usato… ma ora mi sono decisa. Proverò per prima questa tua al cacao, ma… il mio stampo è da 24. Quali dosi mi consigli?
Grazie
lacucinadiziaale dice
Ciao Marisa!
Per lo stampo da 24 ti consiglio di usare il doppio della dose. Se vuoi l’effetto altezza al massimo, aggiungi anche 1-2 albumi in più, oltre la dose prevista 🙂
Marisa dice
Grazie mille! Gentilissima 🙂 ti farò sapere… 🙂
Katiuscia dice
Ciao Ale,ho un grosso problema che non riesco a risolvere. Allora…. Ho fatto svariate volte la chiffon cake all’arancia e mi è sempre venuta bene ma le ultime due volte , purtroppo, appena sfornato il dolce e lo capovolge o usciva subito dallo stampo e ti lascio immaginare come si è schiacciata
Alessandra Corona dice
Ciao! Mmh… per caso hai imburrato e/o infarinato lo stampo?
Lara dice
Ciaooooo
Fatta decine di volte e ogni benedetta volta appena la giro si stacca!!! Anche alla amica amica fa così e ti giuro abitiamo in case diverse, abbiamo forno diversi e non ce la facciamo più!!!
Rossana dice
Ciao. Sto provando a fare lo chiffon al limone. Ho uno stampo da 28 cm ma lo chiffon non è alto e non si cuoce alla base
Alessandra Corona dice
Con lo stampo da 28 dovresti fare il doppio di queste dosi per farlo venire alto. E mi pare strano non si cuocia alla base. Come hai impostato il forno?
Alice dice
Ciao stesso problema di molte, appena giro lo stampo si stacca subito! E non ho ne imburrato ne infarinato.. Non riesco a capire come mai 🙄
Alessandra Corona dice
Non sei la prima che me lo dice, ma onestamente non capisco proprio come mai possa succedere. Mi viene da pensare che possa dipendere dalle marche degli stampi?
Alice dice
Penso anche io..grazie comunque per la risposta 🙂