Tagliate il cavolo a metà, quindi affettatelo molto molto sottilmente.
Tritate l’aglio e mettetelo in una casseruola dai bordi bassi. Aggiungete un bel giro d’olio, i semi di carvi e fate soffriggere leggermente, senza farlo bruciare. Aggiungete il cavolo e saltatelo per qualche minuto. Quindi, aggiungete la birra, tetendo la fiamma alta, in modo che l’alcol evapori. Quando non sentirete più odore di alcol, aggiungete un pizzico di sale, abbassate la fiamma, e proseguite la cottura ancora per qualche minuto. In tutto ce ne vorranno una decina, non di più. In questo modo il cavolo resterà leggermente croccantino e di un bel colore dorato.
Se volete, potete aggiungere altri semi di carvi a cottura ultimata (io li aggiungo sempre, ma è assolutamente una cosa a gusto personale). Servite ben caldo.
Cavolo brasato alla birra con semi di carvi
L’altro giorno ho avuto una giornata libera dal lavoro, una specie di miracolo ormai. Era un secolo che non uscivo la mattina, se non per andare in palestra che è proprio dietro casa.
Mi è sempre piaciuto uscire al mattino presto e girare per i banchi del mercato. E’ una cosa che mi mette pace.
In questo periodo i banchi del mercato sono un’esplosione di cavoli e broccoli di ogni tipo, forma e dimensione: cavolo nero, cavolo cappuccio verde, cavolo cappuccio rosso, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles, broccoli siciliani, broccoli romani, broccoletti… diciamo che chi non ama queste verdure, in questo periodo non è molto fortunato ^_^
Io invece ADORO tutto ciò che è broccolame e ci faccio veramente di tutto, dalle minestre, alle paste, ai contorni. Per fortuna anche Max è dello stesso avviso, quindi di solito non si lamenta più di tanto quando mi vede tornare a casa con 3 buste piene di broccoli e cavoli. Basta che ci sia il suo preferito, il broccolo romano, se no chi se lo sente!
La ricetta di questo cavolo è nata un po’ per caso, tanto per cambiare. E’ una ricetta del cavolo! AHAHAHA Scusate, non ho resistito.
Mi capita spesso di usare il vino in cucina, per sfumare carni, risotti o altro, ma spesso e volentieri sono a corto, così mi devo arrangiare con quello che c’è. Una cosa che c’è quasi sempre in casa mia è la birra, quindi di solito in mancanza del vino, faccio con quella. Tra l’altro, a volte trovo sia anche meglio del vino, perché molto più aromatica e profumata. E’ vero che bisogna fare attenzione, perché a volte può lasciare un retrogusto amarognolo, ma di solito se si usa una birra chiara non si corre questo rischio.
Io ultimamente sono andata letteralmente in fissa con la birra di frumento. Mi piace perché è leggera e aromatica, e non ha per niente il retrogusto amaro che può non piacere.
La verità è che mi piace proprio cucinare con la birra, non è solo un ripiego quando non ho vino, tant’è che quest’anno a Natale vorrei provare a farci anche un brasato di carne. Ho sempre fatto il pollo ed è sempre stato un successo (tra l’altro, manca la ricetta sul blog e me ne sono appena accorta), ma con la carne di manzo non ho mai provato.
Intanto vi lascio la ricetta del contorno che preparerò proprio per il pranzo di Natale. Oltre alla birra, appunto, ci sono i semi di carvi, una vera scoperta! Prima, quando preparavo il cavolo in questo modo, usavo il cumino (che quindi potete usare se non trovate i semi di carvi), che adoro, ma i semi di carvi mi piacciono ancora di più, se possibile. Di fatto si tratta della stessa famiglia di piante, ma questi sono ancora più aromatici del cumino, sanno un po’ più di finocchio, se vogliamo, ma senza essere troppo forti. Insomma, se li trovate in giro, comprateli e provateli. Io li ho trovati da Castroni, anche se sull’etichetta c’era scritto KUMMEL, cioè il nome in inglese, va a capire perché!
Ingredienti (per 4 persone):
1 cavolo cappuccio
1 bottiglia piccola di birra*
1 spicchio d’aglio
Sale
1-2 cucchiai di semi di carvi (o cumino)
Olio extravergine di oliva
*Per quanto riguarda la scelta della birra, io ho usato una blanche belga (una Hoegaarden, per l’esattezza). Trovo che sia la scelta più azzeccata, perché è una birra di frumento molto aromatica e abbastanza leggera, che esalta alla perfezione il gusto del cavolo, senza risultare amarognola.
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