Devo ammetterlo, non mi capita sempre di non vedere l’ora di pubblicare un post. Cioè, se lo faccio, lo faccio sempre con cura e amore, figuriamoci. Il blog è una mia creatura, non potrebbe essere altrimenti. Però ci sono casi in cui davvero non vedo l’ora di condividere una ricetta, perché la ritengo particolarmente buona o particolarmente valida o magari le sono molto affezionata.
E’ il caso di questi taralli. La ricetta arriva dritta dritta dal blog della mia amichetta Fabiana di Non solo pasticci. Faby per me è mitica, ha la capacità di pubblicare una ricetta al giorno, con una costanza che solo lei… e poi, non pubblica mica ricette banali! Macché. Ha sempre qualche asso nella manica, ti tira fuori quella genialata che tu a volte pensi “perché non ci ho mai pensato prima?” E’ una di quelle blogger che adoro, perché non è per nulla artificiale (come ce ne sono tante in giro, purtroppo) e propone una cucina buona e gustosa.
Quando ho letto di questi taralli, solo guardandoli ho capito che la ricetta era perfetta. Io sono cresciuta a taralli pugliesi, quindi so bene che aspetto debbano avere. Il tarallo è proprio una cosa che mi ricorda casa, mamma, nonna, zia… da piccola non so quanti ne ho mangiati, e ne mangio tutt’ora, perché tutte le volte che mamma e papà vanno giù al paesello, tornano con buste piene di taralli. Negli ultimi anni, i miei preferiti sono diventati quelli alle patate, croccanti fuori e super friabili dentro. Ma quelli classici sono sempre stati loro: i taralli ai semi di finocchio. Croccantissimi, a volte così tanto che dopo averli addentati pensi di dover fare un salto dal dentista, ma sempre buonissimi, con quel profumo inconfondibile di olio extravergine – quello buono.
Ecco, quando ho preparato questi taralli, la cosa che più mi ha stupita è stato proprio il profumo. Era lui! Esattamente IL profumo di taralli, non ci si può sbagliare. In questo caso, mi sono allontanata in parte dalla tradizione e, oltre ai classici col finocchietto ho voluto provarli anche alla paprica e al gusto “pizza” (pomodoro e origano). Inoltre, visto che si avvicina San Valentino, ho voluto anche variare la forma e farli a cuore. Beh, San Valentino o no, devo dire che mi sono venuti un amore!
L’impasto in sé è semplice e non troppo laborioso, e vi assicuro che alla fine otterrete dei taralli strepitosi, adatti a ogni momento della giornata. Anzi, sarà difficile non finirli tutti in poco tempo, perché sono peggio delle ciliegie, uno tira l’altro!
Ovviamente i gusti si possono anche variare, ma per assaporare il classico dei classici, provatene almeno qualcuno con i semi di finocchio 😉
Ingredienti:
Per l’impasto base:
500 grammi di farina
120 ml di olio extravergine di oliva
200 ml di vino bianco secco
2 cucchiaini di sale fino
Per aromatizzare:
1 cucchiaino di semi di finocchio
Un cucchiaino di paprica dolce
1 cucchiaio di origano e 1 cucchiaino colmo di concentrato di pomodoro (per il gusto pizza)
Versate tutti gli ingredienti dell’impasto base in una ciotola (potete lavorare a mano o in planetaria). Lavorateli fino a ottenere un impasto elastico. Dividete l’impasto in tre parti e coprite con un canovaccio. Prendete una delle tre parti e unite i semi di finocchio. Lavoratela fino a incorporarli bene. Rimettetela sotto il canovaccio. Prendete un’altro pezzo di pasta e unite la paprica. Lavoratela bene, quindi rimettetela sotto il canovaccio. Fate lo stesso con la terza parte di pasta: unite il concentrato e l’origano e lavorate finché non sono ben amalgamati. Da ogni pezzo di pasta ricavate dei filoncini, ciascuno lungo 14-15 centimetri, quindi richiudeteli formando dei cuori. Mettete ora dell’acqua in una pentola capiente e portatela a ebollizione. A questo punto, immergete i taralli nell’acqua, pochi alla volta. Quando verranno a galla, prelevateli con un mestolo forato e disponeteli in una teglia rivestita di cartaforno. Quando avrete bollito tutti i taralli, metteteli in forno ben caldo a 180 gradi (ventilato) per 40-45 minuti. Trascorso questo tempo, lasciateli 5 minuti nel forno spento. Quindi, sfornateli e fateli raffreddare completamente. Conservateli in un barattolo a chiusura ermetica.
nonsolopasticci difaby dice
Non ho parole! Sei mitica! Hai trasformato una ricetta, già di per sè devo dire molto buona, in qualcosa di originale e simpatico. La forma a cuore è un'idea proprio carina, a San Valentino e non! Ale sei proprio brava! E io sono tanto contenta di averti conosciuta!
lacucinadiziaale dice
Beh, gli ho dato solo una forma diversa, ma veramente, la ricetta è buonissima perché mi ricorda proprio i taralli che sono abituata a mangiare, quindi brava tu per averla condivisa!
Era destino che ci trovassimo, in realtà siamo sorelle separate alla nascita, lo dico sempre <3 Peccato solo che viviamo un po' troppo lontano 🙁 Ma quest'anno il mio obiettivo – Expo o no – sarà vederci, finalmente!! :*