Finalmente lo possiamo dire: la primavera è nell’aria! E’ vero, fa ancora un po’ freddino, soprattutto al mattino presto e la sera, ma ormai le giornate di pioggia hanno lasciato spazio al sole. Certo, la Pasqua appena passata non è stata delle più belle e calde, anzi, e sulla pasquetta stendiamo un velo pietoso. La colpa è nostra, che ogni anno continuiamo imperterriti a volerla trascorrere fuori, a fare il picnic, e ci va bene una volta su due, a dire tanto. Anche quest’anno, ovviamente siamo partiti armati delle migliori intenzioni. Nonostante il giorno di Pasqua qui avesse piovuto, abbiamo preparato la borsa frigo, il pallone d’ordinanza per i più piccoli, la carbonella e la griglia – quella da picnic – addirittura il tavolino, avevamo. Eh sì, perché ormai sono finiti i tempi in cui partivamo con due plaid e una canadese, per passare la notte fuori e “presidiare” il posto migliore. Si buttava tutto per terra e ciao. Ormai l’età avanza, e abbiamo capito che non si può più fare a meno del tavolino. Magari pure con due sedie. Di ‘sto passo, tra qualche anno ci porteremo pure i lettini per fare il riposino dopo pranzo. Comunque, il tempo anche quest’anno ha rovinato i nostri bei piani, perciò alla fine abbiamo ripiegato in una casa. Ovviamente questo non ci ha fermati. Abbiamo fatto comunque il barbecue, arrostito ogni genere di cosa e continuato a mangiare imperterriti, non contenti del pranzo di Pasqua.
Naturalmente, in ogni picnic – o braciata all’aperto – che si rispetti, non possono mancare le torte salate. Non so perché, ma la torta salata per me fa subito primavera. Sarà che è adatta ad essere preparata prima e magari porzionata per essere servita comodamente, sarà che non è necessario mangiarla calda per gustarla al meglio, anzi. Ovviamente poi, visto che sono di stagione e qui siamo nella terra del carciofo romanesco, la torta salata per eccellenza per me è quella con i carciofi. Nei prossimi giorni troverete la ricetta sul blog.
Intanto, partiamo dalla base, perché una buona torta salata parte proprio da quella. Di solito, si scelgono la pasta sfoglia o la brisée, e spesso e volentieri si utilizzano quelle acquistate. Non starò certo qui a dire che io la brisée non la compro o non l’ho mai comprata, figuriamoci, ma è pur vero che farla non richiede un impegno così gravoso, come nel caso della sfoglia, per cui è sempre meglio farsela da sé, il risultato che si ottiene è di gran lunga migliore. Se poi la ricetta è “d’autore”, come in questo caso, oserei dire che è eccezionale.
Naturalmente, in ogni picnic – o braciata all’aperto – che si rispetti, non possono mancare le torte salate. Non so perché, ma la torta salata per me fa subito primavera. Sarà che è adatta ad essere preparata prima e magari porzionata per essere servita comodamente, sarà che non è necessario mangiarla calda per gustarla al meglio, anzi. Ovviamente poi, visto che sono di stagione e qui siamo nella terra del carciofo romanesco, la torta salata per eccellenza per me è quella con i carciofi. Nei prossimi giorni troverete la ricetta sul blog.
Intanto, partiamo dalla base, perché una buona torta salata parte proprio da quella. Di solito, si scelgono la pasta sfoglia o la brisée, e spesso e volentieri si utilizzano quelle acquistate. Non starò certo qui a dire che io la brisée non la compro o non l’ho mai comprata, figuriamoci, ma è pur vero che farla non richiede un impegno così gravoso, come nel caso della sfoglia, per cui è sempre meglio farsela da sé, il risultato che si ottiene è di gran lunga migliore. Se poi la ricetta è “d’autore”, come in questo caso, oserei dire che è eccezionale.
250 grammi di farina
150 grammi di burro freddo
1 cucchiaino di sale
Un pizzico di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo (se necessario)
Potete lavorare nel mixer, per fare prima. Basterà inserire tutti gli ingredienti tranne il latte e azionarlo ad alta velocità per 10 secondi. Se necessario – se, cioè, l’impasto dovesse cioè essere troppo granuloso – aggiungete anche il latte.
Se preferite, lavorate a mano. Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro a pezzi, il sale, lo zucchero e l’uovo, quindi lavorateli con la punta delle dita. Lavorate delicatamente l’impasto. Se necessario – se dovesse cioè essere troppo granuloso – aggiungete anche il latte. Lavorate rapidamente, finché è liscio.Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino al bisogno.
In linea generale, se volete fare una cottura alla cieca – o in bianco – potete procedere in questo modo: stendete la pasta e mettetela nello stampo che userete per la cottura della torta salata, la quiche o quello che preparerete; ricopritela con un foglio di carta forno e riempitela con dei pesi, che possono essere quelli di ceramica o dei legumi o riso crudi; infornate a 180 gradi per 15 minuti; a questo punto, eliminate i pesi e la carta forno e rimettete in forno per altri 5 minuti. La pasta ora è cotta quasi completamente e pronta ad accogliere il ripieno.
Se preferite, lavorate a mano. Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro a pezzi, il sale, lo zucchero e l’uovo, quindi lavorateli con la punta delle dita. Lavorate delicatamente l’impasto. Se necessario – se dovesse cioè essere troppo granuloso – aggiungete anche il latte. Lavorate rapidamente, finché è liscio.Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino al bisogno.
In linea generale, se volete fare una cottura alla cieca – o in bianco – potete procedere in questo modo: stendete la pasta e mettetela nello stampo che userete per la cottura della torta salata, la quiche o quello che preparerete; ricopritela con un foglio di carta forno e riempitela con dei pesi, che possono essere quelli di ceramica o dei legumi o riso crudi; infornate a 180 gradi per 15 minuti; a questo punto, eliminate i pesi e la carta forno e rimettete in forno per altri 5 minuti. La pasta ora è cotta quasi completamente e pronta ad accogliere il ripieno.
– Io ho usato un uovo grande e non ho avuto bisogno del latte. Probabilmente ci vuole, se usate un uovo più piccolo.
– La pasta brisée si conserva benissimo, avvolta in pellicola, anche per una settimana in frigo o tre mesi in freezer.
– Usate un burro di ottima qualità.
– La pasta brisée è una pasta neutra, quindi è perfetta sia per torte salate che dolci.
– La brisée non va lavorata troppo, ma neanche troppo poco, altrimenti resta troppo friabile. Non abbiate paura, lavoratela finché non è ben liscia – comunque non ci vorrà molto.
– Questa è la versione base della brisée. Potete arricchirla e aromatizzarla come più vi piace, ad esempio aggiungendo delle erbe tritate o qualche spezia.
– La pasta brisée si conserva benissimo, avvolta in pellicola, anche per una settimana in frigo o tre mesi in freezer.
– Usate un burro di ottima qualità.
– La pasta brisée è una pasta neutra, quindi è perfetta sia per torte salate che dolci.
– La brisée non va lavorata troppo, ma neanche troppo poco, altrimenti resta troppo friabile. Non abbiate paura, lavoratela finché non è ben liscia – comunque non ci vorrà molto.
– Questa è la versione base della brisée. Potete arricchirla e aromatizzarla come più vi piace, ad esempio aggiungendo delle erbe tritate o qualche spezia.
[…] menu di Pasqua di quest’anno, c’erano anche queste mini quiche ai carciofi. Come dicevo nell’ultimo post, qui i carciofi sono di casa, per cui in questo periodo li mangiamo in tutte le salse. Inoltre, i […]