Copenaghen è una città che sognavo di visitare da tantissimo tempo.
E’ una città dai ritmi lenti e paciosi, come i suoi abitanti – l’emblema della gentilezza – una città di cui ci si innamora pian piano.
E’ una città in movimento, con uno sguardo rivolto al futuro, alle innovazioni e al design, ma non per questo è scevra di storia.
Camminando per le strade di Copenaghen sono rimasta affascinata dall’ordine, dalla pulizia, dalle facciate regali e imponenti degli edifici e dall’ampiezza di tutto, le strade in primis, ma nonostante questo non ha l’aria di una metropoli. Al contrario, è una città intima e vivibile.
Le biciclette, un po’ come a Berlino, la fanno da padrone sulle strade, ma la presenza di piste ciclabili e parcheggi (immensi) per biciclette – altro segno di grandissima civiltà – facilitano la convivenza con auto e pedoni.
Questo mi è piaciuto tantissimo di Copenaghen: il senso estremo di civiltà. Potrebbe sembrare quasi scontato, ma ci siamo accorti che quasi non ci siamo più abituati. Non vedere cartacce o cicche di sigarette a terra, gente che si mette in fila per salire in metro o prendere un caffè… non so, sono cose basilari, eppure secondo me qui le abbiamo un po’ perse di vista.
Anche per questo, probabilmente, Copenaghen è una città a misura d’uomo. Oltre al fatto che è piccolina, raccolta, e per girarla bastano 3 giorni, come abbiamo fatto noi. Certo, avendo più tempo si potrebbero approfondire alcuni aspetti, visitare musei e vivere di più la città.
Noi avevamo a disposizione poco tempo, ma ci è bastato per farci innamorare.
La verità poi è che, se avessimo avuto più tempo, avremmo dovuto avere anche parecchi soldi in più… Eh sì, perché, ahimé, Copenaghen è una città carissima. Onestamente, tra tutte quelle che abbiamo girato finora, è la più cara in assoluto.
Parlando di città del nord Europa, spesso sento dire: “Eh, ma che tristezza, non hanno il sole, è sempre grigio!”
Vero, le belle giornate come le intendiamo noi non sono così frequenti, almeno non in autunno e inverno, quando il gelido vento dal nord sferza la città, ma i danesi sopperiscono a questa “mancanza” con la hygge, la loro filosofia di vita.
Che cosa significa? Significa creare un’atmosfera accogliente e godersi il bello della vita con le persone care. E per farlo bastano una tazza di tè fumante, un pezzo di torta o un plaid… ditemi se questa non è felicità!
E ora, vi lascio qualche info e indirizzo utile, se doveste decidere di passare qualche giorno a Copenaghen.
Dormire:
Hotel Ansgar – Se prenotate per tempo, potrete trovare prezzi decenti. Vi sembreranno comunque alti, ma vi assicuro che per gli standard di Copenaghen non lo sono. La colazione è ottima e abbondante, la posizione centrale, vicina alla stazione e al parco di Tivoli. Pulito, carino.
Mangiare:
Se siete amanti dei mercati e simili, non potete perdere il Torvehallerne. Troverete tantissime specialità a prezzi… diciamo modici, considerato che siete sempre a Copenaghen.
Una buona zona in cui sono concentrati tantissimi locali è il Meat Packing District. Avrete veramente l’imbarazzo della scelta, potrete decidere di spendere più o meno, mangiare solo pollo, hamburger, bbq americano, cucina bavarese, pesce o cucina danese moderna. Fatevi un giro e fatevi ispirare dai profumi 😉
Le panetterie e pasticcerie in città sono tantissime e vedrete quante leccornie vi faranno l’occhiolino dalle vetrine perfettamente allestite, manco fossero boutique. Ovviamente da non perdere le girelle alla cannella.
Consigli pratici:
In Danimarca NON c’è l’euro, ma la corona danese. Per il cambio vi suggerisco una qualunque app, da usare almeno le prime volte. Per il pagamento, noi in tre giorni non abbiamo MAI utilizzato contanti. Non ho neanche mai prelevato. Abbiamo pagato tutto con carte e bancomat, anche cifre minime, tipo una busta da 10 centesimi. Tranquilli, loro non si scandalizzano, anzi. Ho visto circolare pochissimi contanti.
Mettete in valigia – in qualunque stagione andiate – un ombrello e/o impermeabile. Le nuvole viaggiano veloci e, anche se per poco, può piovere anche tutti i giorni. Stesso discorso per un cappello, soprattutto se ci andate in autunno o inverno. Il vento gelido che soffia dal nord vi assicuro che non è piacevole, soprattutto nelle zone più aperte.
Le mance non sono obbligatorie, ma noi spesso l’abbiamo lasciata. L’unica cosa, fatevi il calcolo prima, perché rischiate di lasciare troppo o troppo poco, dovendo fare la conversione in corone.
Per raggiungere la città dall’aeroporto potete scegliere il mezzo che preferite tra metro, autobus o treno, a seconda della zona in cui avete l’alloggio. Noi eravamo attaccati alla stazione, quindi abbiamo preso un comodissimo treno (passano ogni 15 minuti) e in 10 siamo arrivati in pieno centro.
I mezzi sono abbastanza cari. Il mio consiglio è girare la città il più possibile a piedi (fattibilissimo, non è così grande ed è tutto abbastanza vicino) e prendere la metro solo al bisogno. Noi in tre giorni l’abbiamo presa solo 3 volte, di cui una per necessità, perché aveva grandinato a vento ed eravamo zuppi.
Se volete vedere altro su Copenaghen, vi rimando alle storie in evidenza nel mio profilo Instagram.
Allora, state già guardando i voli più economici per partire? 😉
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