Frappe o chiacchiere o chiamatele come ve pare.
Il dolce di carnevale forse più semplice di tutti, eppure il più emblematico e quello che ha un nome diverso a seconda delle regioni o addirittura delle province.
Ognuno vi dirà di avere la ricetta perfetta e sicuramente è così. Io ad esempio seguo da secoli quella di nonna, scritta su un quadernino vecchissimo senza tanti fronzoli. Anzi, con indicati solo gli ingredienti 😂
Poi però l’anno scorso ho provato quelle di Iginio Massari e devo dire che la presenza della manitoba nell’impasto lo ha reso ancora più friabile e quasi “repellente” all’olio.
La manitoba, infatti, essendo ricca di proteine, si gonfia in cottura e assorbe poco olio, rendendo il fritto leggero e asciutto.
In pratica, se secondo voi le frappe fritte sono unte e pesanti, con queste dovrete ricredervi per forza. Che poi, a me anche quelle di nonna non vengono così unte, quindi se l’untuosità è il vostro problema, probabilmente sbagliate la temperatura dell’olio.
L’altro segreto del maestro Massari sta nel riposo dell’impasto. Grazie al riposo la maglia glutinica si distende e sarà più semplice tirare la pasta prima di friggerla.
Io ho scoperto la versione di Massari delle frappe o chiacchiere grazie alla mia amica Elisa del blog La mamma cuocò. Ero andata a trovarla propri in periodo di carnevale e ricordo che ne aveva fritto una quantità impressionante. Ma tipo chili e chili, letteralmente.
Ed eccola qui. Semplice ma buonissima.
Chiacchiere di Carnevale
Ingredienti
- 400 g farina manitoba
- 100 g farina 00
- 175 g uova
- 60 g burro fuso e freddo
- 60 g zucchero
- 70 ml marsala o amaretto
- 1 limone scorza
- 1 pizzico sale
- 2 litri olio di semi di arachide
- qb zucchero a velo
Istruzioni
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Unite nella ciotola della planetaria o su un piano di lavoro le farine, lo zucchero e il pizzico di sale. Fate la fontana al centro e unite la scorza del limone grattugiata, il burro fuso e freddo, le uova e il marsala.
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Iniziate a lavorare il composto – con la foglia se usate la planetaria o con una forchetta se impastate a mano. Lavoratelo fino a ottenere un panetto liscio e uniforme. Se dovesse essere secco, aggiungete un altro goccio di marsala. Formate una palla, coprite con pellicola e fate riposare in luogo fresco per almeno un'ora o anche più (maggiore sarà il riposo, migliore sarà il risultato finale. L'ideale sarebbe farle riposare tutta la notte).
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Riprendete il panetto e tirate delle sfoglie sottilissime. Vi consiglio di utilizzare la macchina per la pasta e di tirare la pasta allo spessore minimo possibile (a 1), perché più le chiacchiere saranno sottili più diventeranno leggere e croccanti, una volta cotte.
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Una volta tirate le sfoglie, con una rotella tagliapasta ricavate dei rettangoli e praticate un taglietto al centro (questo impedirà alla chiacchiera di diventare un’unica enorme bolla, in cottura).
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Scaldate l’olio in una casseruola capiente. Quando sarà arrivato a temperatura (circa 170 gradi) iniziate a friggere le chiacchiere 4-5 alla volta. Non appena si gonfieranno e saranno leggermente dorate, giratele con l’aiuto di due forchette e fatele dorare anche dall’altro lato. Ci vorranno pochissimi minuti. Non cuocetele troppo o diventeranno dure e secche.
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Scolate le chiacchiere su un vassoio con carta assorbente e fate raffreddare leggermente. Quindi trasferitele in un piatto e spolverizzatele con abbondante zucchero a velo.
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Procedete allo stesso modo fino a esaurimento dell’impasto.
E se volete altri dolci di carnevale, vi invito a cercare nella sezione CARNEVALE del blog.
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