A metà strada fra il caos di Roma e la tranquillità del lago di Bracciano, affacciato sulla Valle del Treja, sorge il piccolo borgo di Calcata.
Il borgo, in provincia di Viterbo, ha una struttura medievale, sebbene le sue origini si perdano nella notte dei tempi. Ma ciò che colpisce oggi i visitatori che approdano su questa rocca di tufo immersa nel verde è la particolare atmosfera che si respira passeggiando nei suoi stretti vicoli.
Al borgo di Calcata si accede da una sola porta, e appena varcata la soglia, si ha quasi l’impressione di entrare in un altro mondo, fatto di magia ed esoterismo. Sebbene sembri una frase fatta per attirare i turisti, non è affatto priva di fondamento.
L’unico vero monumento del paese, se vogliamo, è la Chiesa del SS. Nome di Gesù, sita proprio nella piazzetta in cui ci si trova appena si accede al borgo.
La chiesa, piccola e umile, è piuttosto rinomata in quanto, fino a circa quarant’anni fa, pare contenesse una reliquia di valore inestimabile: il prepuzio di Gesù. Oggi la Sacra reliquia – da alcuni definita “imbarazzante” – non è più nella chiesa, poiché pare essere scomparsa (forse rubata) in circostanze misteriose, anche se alcuni sostengono che sia stata prelevata dal Vaticano e ora è tenuta al sicuro chissà dove.
Ma ciò che colpisce subito i visitatori che arrivano a Calcata non sono gli edifici di grande valore architettonico (praticamente inesistenti), bensì la massiccia presenza di piccole botteghe e di artisti, che rendono unico il borgo.
Dopo un periodo in cui si era guadagnata l’appellativo di “paese che muore”, negli anni ’60 Calcata ha iniziato, infatti, a essere ripopolata da artisti, artigiani e intellettuali, attratti dal fascino surreale della minuscola località.
Oggi sono tantissimi gli artigiani che mettono in mostra la loro arte nelle grotte e nei piccoli locali scavati nel tufo. Negozi di giocattoli vintage, oggetti in ceramica, bigiotteria, forni, laboratori di lavorazione della carta… resterete stupiti dall’unicità di questi luoghi, popolati da soggetti anch’essi a dir poco “particolari”.
Alcuni di essi ci dicono che il loro è un borgo “aperto” e ci invitano a entrare, laddove troviamo una porta spalancata, anche solo per curiosare o fare due chiacchiere con gli artisti e lasciarsi trasportare dai loro racconti.
Visitare Calcata significa anche riprendersi il proprio tempo. E’ così lontana dalla pazza folla delle grandi città che non si è abituati e si resta quasi sconcertati da questi ritmi lenti, ma basta qualche ora per scoprire che in realtà è piacevole perdere la cognizione del tempo e lasciarsi trasportare dall’atmosfera del borgo.
Un’altra cosa particolare che noterete passeggiando per le viuzze di Calcata è che vi sembrerà di trovarvi in un labirinto con le pareti scorrevoli… Il paesaggio urbano, infatti, sembra quasi mutare continuamente davanti ai nostri occhi, e così una via che ci sembrava chiusa, in realtà scopriamo essere percorribile…
Non è esagerato quindi dire che a Calcata si respira un’atmosfera magica, che è proprio ciò che rende unico questo piccolissimo borgo, tutto da scoprire.
E tra un paio di giorni, la ricetta di un dolcetto tipico del viterbese! 🙂
Ketty Valenti dice
Complimenti bellissimo post e altrettanto bello e delicato il sito,che queste nuove casette ci diano tante soddisfazioni.
<3
lacucinadiziaale dice
Grazie Ketty! <3
Sono sicura che le nuove casette ci porteranno tante cose bellissime! 🙂 :*
Alice dice
Il primo post del nuovo blog!! <3
Auguri per questa nuova avventuraaaa!!
lacucinadiziaale dice
<3 <3