Se mi dovessero chiedere di fare un elenco di piatti che mi ricordano la mia infanzia, tra questi sicuramente ci sarebbero i risotti. Il risotto alla milanese e con i funghi, in particolare. Sebbene la mia mamma non sia di certo nordica – tutt’altro, è pugliese DOC! – ha sempre preparato risi e risotti, e devo dire che le vengono anche molto bene. Sarà forse per il periodo in cui ha vissuto a Trieste insieme a una coinquilina di Milano, fatto sta che ha imparato a farli a regola d’arte. E io ho imparato a farli da lei. Lei mi ha insegnano a fare prima il fondo con la cipolla, poi a tostare il riso, quindi a sfumarlo con il vino e infine a portarlo a cottura con un buon brodo. E’ un piatto che ho sempre visto preparare e ho imparato a fare da piccolissima, quindi mi viene naturale. E non me la voglio tirare, ma solitamente i risotti mi vengono piuttosto bene, anche a detta della mia amichetta Wendy (ciao amica, so che stai leggendo!), che a Milano ci ha vissuto per tanto tempo prima di trasferirsi qui a Roma. Da quando poi ho la mia risottiera Emile Henry, poi, mi vengono ancora meglio <3
La cosa che mi piace dei risotti, è che se ne possono preparare letteralmente di ogni tipo, con gli ingredienti che più ci piacciono o con quelli che abbiamo a disposizione in quel momento. Per cui, con la stessa tecnica di cottura, di fatto si può preparare ogni volta un piatto diverso. In questo caso, ad esempio, mi sono lasciata ispirare da un formaggio che avevo trovato al supermercato. Di solito, quando al supermercato mi avvicino al banco dei formaggi, inizio a prendere quelli che non conosco e ad annusarli. Mi prenderanno per pazza probabilmente, ma io amo annusare i formaggi, di solito è così che li scelgo, a meno che non li conosco già, e allora vado sul sicuro. Questa volta, appena ho visto (e annusato, ovviamente) il Puzzone di Moena, non ho avuto dubbi. L’ho preso e immediatamente mi è venuto in mente un risotto da mantecare con questo formaggio fantastico. E visto che si tratta di un formaggio dal gusto molto “intenso”, come piace a me, e si produce in Val di Fassa (in Trentino), mi è venuto quasi naturale l’abbinamento con le mele. In effetti non lo avevo mai mangiato, non essendo mai stata in Trentino – ebbene sì, quella zona mi manca, ma abbiamo intenzione di rimediare presto ^^ – eppure sapevo che l’abbinamento avrebbe funzionato alla grande e probabilmente non sono stata la prima né l’ultima a fare questo risotto! 😀
A noi è piaciuto tanto, fa proprio venir voglia di stare in una baita col camino acceso e la neve fuori! 🙂
Ingredienti (per 4 persone):
400 grammi di riso Roma
1/2 cipolla
1 mela Fuji
120 grammi di Puzzone di Moena
1 litro di brodo vegetale
Una noce di burro
Una noce di burro
Sale
Pepe bianco
Sminuzzate la cipolla finemente e riducete la mela a dadini piccoli.
Mettete in una risottiera un filo d’olio, la cipolla e la mela. Fate rosolare
per qualche minuto, poi aggiungete il riso, fatelo tostare finché i chicchi non diventeranno trasparenti e sfumate con il vino bianco. Quando il vino sarà
evaporato, aggiungete parte del brodo e abbassate
la fiamma. Portate il riso a cottura, mescolando spesso e aggiungendo il brodo
poco alla volta man mano che si asciuga. Se necessario, regolate di sale. Riducete
il formaggio a scaglie con una grattugia a fori larghi. Quando il riso sarà al
dente e non troppo brodoso, spegnete la fiamma e mantecate con il burro, il formaggio e una macinata
di pepe. Mescolate energicamente e servite non appena il formaggio sarà fuso.
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