TITOLO ORIGINALE: River Cottage – Veg Everyday!
AUTORE: Hugh Fearnley-Whittingstall
LINGUA: Inglese
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011
Edizione italiana:
CASA EDITRICE: Gribaudo
TITOLO ITALIANO: Vegetariano Gourmand
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012
“Questo è un libro di ricette vegetariane”. Così l’autore inizia l’introduzione al suo libro. Tanto per essere chiari, insomma. D’altro canto, ci spiega anche che lui non è vegetariano, ma che apprezza e cerca di proporre un’alimentazione sostanzialmente priva di proteine animali per vari motivi di salute, senza tuttavia demonizzare la carne e il pesce o chi li mangia.
Penso di aver amato da subito questo libro perché mi ritrovo molto nella filosofia di Fearnley-Whittingstall. Io sono la prima a dire di non essere vegetariana, eppure (chi mi segue sa che l’ho detto mille volte) amo i piatti vegetariani – a volte anche vegani – e seguo una dieta ricca di verdure, con relativamente poca carne e pesce.
Perché mi piace questo libro?
In questo libro l’autore ci invita proprio a riconsiderare la dieta vegetariana, che spesso è vista da molti come triste e poco varia. In realtà, lui ci propone tantissime ricette appetitose, abbinamenti non sempre banali o scontati, e soprattutto una varietà infinita, per mettere d’accordo proprio tutti. Vi dico solo che è un libro che ama persino Fred Flintstone – alias mio marito – e vi assicuro che mai lo avrei immaginato.
Il bello del libro è soprattutto la suddivisione in capitoli. Troviamo infatti, tra gli altri, il capitolo dedicato alle insalate, alle minestre o ai pani; e ancora il capitolo sulle cene pronte (una svolta vera) o alla pasta e riso. Volendo, potremmo letteralmente preparare, seguendo le ricette del libro, un menu dall’antipasto al dolce. Un menu sicuramente sano, ma soprattutto buono e gustoso!
Lo consiglierei?
Sì, sì e sì! Non importa se non siete vegetariani, qui troverete tantissime idee per cucinare le verdure in maniera sfiziosa e spesso diversa dal solito. Imparerete anche che non è indispensabile mettere ogni giorno in tavola carne o pesce. Le alternative tra cui scegliere sono tantissime e altrettanto buonissime.
Piccola nota all’edizione italiana. Essendo il mio mestiere, non posso proprio farne a meno. La traduzione purtroppo, come troppo spesso accade, non è abbastanza curata. Ci sono proprio degli errori grossolani o delle “stranezze”. Come il “flatbread” (pane schiacciato) che diventa pane senza lievitazione. Peccato che ha il lievito e va anche fatto lievitare per un’ora e più. Errori di questo genere naturalmente possono trarre in inganno il lettore, tuttavia le ricette sono davvero valide, se si sorvola su questo piccolo particolare.
E ora, le ricette provate, approvate e riportate sul blog:
PREPARAZIONI DI BASE:
PRIMI PIATTI/PIATTI UNICI:
Dhal (lenticchie rosse all’indiana)
SECONDI PIATTI:
Galletta con fiori di zucca e alici
CONTORNI:
Melanzane grigliate al miele e timo
Laura e Sara Pancettabistrot dice
Grazie del consiglio Ale, questo libro lo abbiamo già adocchiato in libreria, ma ancora non ci eravamo decise 🙂 Intanto potremmo iniziare col provare una delle ricette già testate da te!!
Un bacione <3
lacucinadiziaale dice
Sì ragazze, merita davvero e soprattutto ogni ricetta è una bellissima scoperta 😀
Baci baci <3